Anche Varese , il 30 Novembre, ha celebrato in modo proattivo la Giornata Nazionale Parkinson dedicata alla ricerca su questa malattia. Come avviene da 32 anni l’Associazione Parkinson Insubria ha mobilitato tutte le forze in campo e gli organismi territoriali che sostengono i pazienti e le loro famiglie: dall’Ospedale di Varese all’Azienda Socio Sanitaria Sette Laghi, oltre alle due case di cura convenzionate e specializzate nel Parkinson: le Terrazze di Cunardo e la Fondazione Borghi Gaetano e Piera di Brebbia.
In sala Montanari a Varese, un convegno medico-pratico, aperto a tutti, ha approfondito tutti i benefici e le tematiche relative alla riabilitazione personalizzata nella malattia di Parkinson, metodo di cura che si affianca ad una mirata terapia farmacologica.
A coordinare i lavori due neurologi parkinsonologi, in forze all’Ospedale di Varese e Asst Sette Laghi: il dott. Marco Gallazzi e la dottoressa Cristina Pianezzola.
Hanno approfondito la tematica della riabilitazione anche la fisioterapista Sabrina Cordini, la logopedista Ilaria Lambiase, la neuropsicologa specializzata in riabilitazione cognitiva Nicole Barozzi e i due terapisti Ilaria Folle e Andrea Ferri.
Nel pomeriggio un concerto musicale jazz è stato molto apprezzato. Esecutori delle musiche e canto sono stati Gianfranco Calvi al pianoforte, Livio Nasi al contrabbasso e alla voce Claudio Borroni e Alice Tosetto. Il momento musicale dedicato al ricordo di due medici parkinsonologi prematuramente scomparsi: si tratta della Prof. Emilia Martignoni di Varese e del dott. Giulio Riboldazzi di Busto Arsizio. Entrambi hanno sostenuto per anni l’Associazione Parkinson Insubria Varese instaurando con malati e famiglie un rapporto certamente professionale ma anche intriso di umanità per alleviare i disagi imposti dalla malattia.
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